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Una 208 al Mongol Rally


Andrea Baldi, Davide Brizzi e Giulio Chini, tre italiani “evergreen”, dal 16 luglio saranno impegnati nella sesta edizione del Mongol Charity Rally a bordo della 208.
Si tratta di un raid all’antica, in cui unici premi in palio sono la soddisfazione di arrivare a destinazione e la gioia di aver contribuito concretamente ad un grande progetto di solidarietà. Prima della partenza, infatti, ogni team in gara consegnerà agli organizzatori del raid almeno 1000 sterline (circa 1300 euro) che saranno devoluti a Lotus Children, una ONG internazionale che si occupa di fornire supporto scolastico e sanitario ai bambini mongoli e alle loro famiglie.
Ma l’impegno dell’equipaggio “azzurro” andrà ben oltre. Infatti, Peugeot Italia metterà all’asta la 208 utilizzata nel raid. Il ricavato integrerà la somma raccolta da Andrea, Davide e Giulio che sarà devoluta a Medici senza Frontiere, organizzazione già sostenuta negli anni passati dal Leone.
Quest’anno gli equipaggi partiranno, a scelta, da Londra o da Praga con l’obiettivo di raggiungere - dopo 14mila chilometri, ad itinerario libero e senza assistenza tecnica a seguito - Ulaan Bataar, l’antica capitale della Mongolia.
Il percorso scelto da Andrea Baldi, Davide Brizzi e Giulio Chini inizia a Milano, per raggiungere Praga (per la partenza ufficiale) e da qui Istanbul (via Serbia e Bulgaria). Poi, l’Azerbaijan, il Turkmenistan, l’Uzbekistan, il Kazakhstan ed, infine, la Mongolia.
I tre avventurosi racconteranno le tappe del loro viaggio verso la lontana Ulaan Bataar sulle “pagine” del blog e sul Tweeter di Peugeot Italia.
Per consentirle di affrontare al meglio i 14mila chilometri del percorso, la maggior parte dei quali costituiti da piste sterrate e da strade poco più che tracciate, la 208 “Mongol Rally” è stata sottoposta ad alcuni interventi mirati di rinforzo. Gli ammortizzatori, con steli e pistoni maggiorati e con molle rinforzate, sono ora ad azoto, con serbatoio del gas in ergal separato per facilitare lo smaltimento del calore che, combinato con il maggior volume dell’olio, assicura la costanza di rendimento.
Poi, il sottoscocca è stato protetto con piastre in alluminio ed è stato aggiunto uno speciale portapacchi tubolare imbullonato al padiglione. La dotazione della 208 è stata infine integrato da piastre in compositi per l’eventuale disincagliamento. 






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