Leggo sul sito de La Stampa (http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/448931/) che Chrysler ha totalizzato un bel più 34% rispetto al 2011, nelle vendite negli USA.
"Credito, miglioramento dell'economia e aumenti della benzina portano a cercare auto nuove e efficienti"dice Reid Bigland, amministratore delegato del marchio Dodge e responsabile delle vendite negli Stati Uniti. E in Europa invece è buio pesto, con un marzo, in Italia, da meno 35%.
Analizzando i motivi elencati da Bigland, sicuramente ci manca la sensazione di miglioramento dell'economia (e non solo la sensazione), ma in compenso la benzina costa 2 euro al litro. Il problema è che le nostre auto più diffuse sono utilitarie, che negli USA non esistono, se non in qualche rara eccezione, perciò già siamo più efficienti, almeno nel parco auto. Per quel che riguarda il credito, inoltre, i nostri istituti di credito sembrano in mano a Zio Paperone, a cui la sola parola "prestito" fa venire una sincope! La cura per ora sembra lontana.
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