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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

L'evoluzione dei listini

Nei listini delle auto nuove disponibili sul mercato italiano oggi, ci sono circa 2500 versioni di modelli più o meno conosciuti. Ma mi è sorta la curiosità, anche solo in riferimento alle case automobilistiche italiane più vendute, di quanto e come si è evoluta l'offerta sul mercato, negli ultimi 40 anni. Ho pertanto confrontato i modelli in listino nell'aprile del 1969, nel 1988 e nel 2012. La prima evidenza è la scomparsa del marchio Autobianchi, assorbito da Lancia. Evidente anche l'attuale contrazione dell'offerta di Alfa Romeo, limitata a tre soli modelli, di cui uno, la 159, in via di pensionamento. Il listino Lancia non è mai stato molto esteso, ma certo che i recenti modelli made in Chrysler fanno rimpiangere le Lancia di un tempo, compresa anche la Delta, che ebbe ben più successo dell'attuale. Infine Fiat, il cui listino è sempre stato corposo di modelli, soprattutto utilitarie e medie, ma che lamenta l'attuale mancanza di una versione stati

Molto british!

C'erano una volta le auto inglesi, con il loro fascino, i loro pregi e i loro difetti. Poi i grandi marchi o sono scomparsi (Austin, Rover) o sono stati ceduti ad altre case automobilistiche  (Land Rover, Jaguar, Rolls Royce e Bentley). Ma allora non esistono più auto inglesi? Certo che esistono, anche se sono rimasti marchi minori e quasi sconosciuti ai più, di cui forse il più noto è Caterham, quest'anno giunto in Formula 1. E sono ancora in vendita le auto in kit, ossia le auto che poi il cliente si può assemblare a casa sua. Cominciamo dalla più nota Catheram, dunque, che possiamo trovare al sito http://www.caterham.co.uk/  .  Interessante è il modello base della mitica 7, che viene offerta a meno di 15.000 sterline (€.18.250), con un motore Rover 1.4 litri da 105 cv, che con un peso di soli 525 kg(!), consente già prestazioni molto sportive. Altro marchio esistente è l'Autotune, che produce due modelli, la Gemini e la Aristocat, quest'ultima replica della J

Rapporto peso/potenza

Se è vero che la potenza è l'elemento fondamentale per un'auto sportiva, altrettanto importante è il peso dell'auto, che oltre a consentire prestazioni migliori a parità di potenza, consente una maggiore tenuta di strada e migliorando la frenata. Può essere interessante, allora, confrontare il rapporto peso/potenza di alcune auto sportive, ossia quanti kg sono a carico di ogni cv del motore, evidenziando qualche sorpresa in proposito. Partendo dall'analisi delle auto sportive di categoria media, diciamo subito che molte hanno un rapporto peso/potenza inferiore a 6, con dati interessanti per Mini John Cooper Works (5,36 kg/cv), Megane Coupè 2.0 RS (5,55) e Leon TSi Cupra R (5,19). Un dato prossimo a 5kg per cv lo raggiunge la Scirocco R 2.0 TSI (5,07) mentre salendo di potenza e prezzo, scendono sotto quota 5 la Subaru Impreza 2.5 WRX STi (4,77 kg/cv) e l'Audi TT RS 2.5 TSFI quattro (4,34). A questo punto viene la curiosità di paragonare questi dati con quello

Auto da cani!

Quando si descrivono le caratteristiche di un'auto, anche nelle prova se strada, a nessuno viene in mente che, oltre alla capacità di carico fine a se stessa, c'è una vasta clientela che caricherà nel vano bagagli l'amato compagno di vita (no, non il marito): il cane. Può essere interessante, allora, scoprire cosa offre il mercato nella fascia tra i 10 e i 20.000 euro, che ben si addica al trasporto di animali e cercherò di analizzare le auto pensando di doverci caricare i miei due amici, Birra e Leo, uno di 25 e l'altro di 12 kg. Tra le auto low cost è possibile acquistare una Dacia Logan MCV Story 1.6 a gpl, con una ampio e accessibile vano bagagli (770 l.). Una valida alternativa con un valido motore a gasolio è la Skoda Roomster 1.2 TDI Active, che pur non avendo la stessa ampiezza di bagagliaio (500 l.), è favorita dalla maggiore altezza del medesimo, che consente maggiore libertà anche ai cani più grandi. Della famiglia Qubo, Bipper e Nemo, la versione più e

La Delta dei rally

Una delle automobili che passeranno alla storia dell'auto moderna e che già è diventata da collezione, è la Lancia Delta, nelle sue varie evoluzioni a trazione integrale e con motore sovralimentato. La prima Delta HF 4WD fu presentata nel maggio 1986, montava il motore della Thema turbo i.e. da 165cv con overboost e aveva una trazione integrale ripartita al 56% all'anteriore e 44% al posteriore. Dopo i primi successi nel mondiale Rally, con la versione Gr.A, dove complessivamente la Delta vincerà 6 titoli marche e 5 titoli piloti, nel 1987 venne presentata la Delta HF Integrale, con un nuovo turbocompressore Garret T3, varie modifiche al motore, per una potenza di 185 cv. Anche l'assetto venne migliorato e soprattutto esternamente i parafanghi sono più larghi. Nel maggio del 1989 fa la sua comparsa la Delta Integrale 16v, con il motore che eroga 200 cv. La ripartizione della trazione diventa 47% all'anteriore e 53% al posteriore, inoltre vi furono ulteriori modifi

Per Chrysler non c'è crisi

Leggo sul sito de La Stampa ( http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/448931/ ) che Chrysler ha totalizzato un bel più 34% rispetto al 2011, nelle vendite negli USA. "Credito, miglioramento dell'economia e aumenti della benzina portano a cercare auto nuove e efficienti"dice Reid Bigland, amministratore delegato del marchio Dodge e responsabile delle vendite negli Stati Uniti. E in Europa invece è buio pesto, con un marzo, in Italia, da meno 35%. Analizzando i motivi elencati da Bigland, sicuramente ci manca la sensazione di miglioramento dell'economia (e non solo la sensazione), ma in compenso la benzina costa 2 euro al litro. Il problema è che le nostre auto più diffuse sono utilitarie, che negli USA non esistono, se non in qualche rara eccezione, perciò già siamo più efficienti, almeno nel parco auto. Per quel che riguarda il credito, inoltre, i nostri istituti di credito sembrano in mano a Zio Paperone, a cui la sola parola "prestito"

Nuovo o usato?

Il mercato dell'auto è in crisi, cioè non si vendono più auto nuove. Sicuramente la scarsa disponibilità economica e l'insicurezza per il futuro del proprio lavoro, influiscono sull'andamento del mercato, ma anche il fatto che le auto moderne hanno un'affidabilità e una durata maggiore di un tempo, tant'è che un'auto di 10 anni e con 100 mila km è ancora utilizzabile senza problemi, rende meno pressante la necessità di sostituzione.  Molto interessante, perciò, in questo momento, è il mercato dell'usato, che se da un lato consente la improrogabile sostituzione con un esborso contenuto, dall'altra l'ampia offerta riserva la possibilità di trovare ottime alternative al nuovo, spendendo veramente poco. Inoltre l'ampia disponibilità di inserzioni sui siti di annunci, siano essi specifici come autoscout24.it , o generali, ma con sezioni dedicate come subito.it o annunci.ebay.it o secondamano.it , consentono al privato di cercare l'auto deside

Storie di corsa

Era il 1997, l'anno prima avevo debuttato al Rally sprint di Cortanze e Monale, su una 106 Rallye Gr.A, e, sempre come navigatore, ero al mio secondo rally. Si trattava dell'impegnativo Grappolo e Tartufo, che si svolgeva nell'astigiano. Il mio pilota era un poliziotto di Ivrea, che guidava una Opel Corsa Gsi gr.A, la prima serie della Gsi, quella squadrata, di un giallo girasole. Mi contattò tramite la scuderia cui ero iscritto e dove avevo vinto, l'anno prima, il corso per navigatore, la Biellacorse. Dopo le ricognizioni, fatte nei due week-end precedenti, ci ritrovammo la mattina del venerdì per recarci alle verifiche, o almeno questa era l'intenzione. Arrivato a Ivrea, a casa del mio pilota, ci recammo presso un'autofficina, dove alla Corsa doveva essere sostituito un semiasse. Dopo una breve attesa, la macchina era pronta, ma a quel punto ci recammo presso un gommista della periferia, anzi forse meglio dire in campagna, dove dopo alcuni pugni ben assestat